AGLI ALLIEVI DELLE CLASSI QUINTE
Agli scolari
Grazie, il pensiero è gentilissimo. E' di farmi rivivere nei miei giovani anni, dei quali certa la miglior parte è quella che passai stando co i giovani.
In mezzo ai giovani io, anche trattandoli qualche volta rudemente, mi trovo bene sempre, e appunto dallo stare con loro, dal conversare con loro, credo di mantenere in me quel certo lume di giovinezza che non vuol tramontare.
lo vi ripeto che della parte della mia vita spesa con voi certo non ho da pentirmi, non ho da farmi rimprovero, se non qualche volta di troppa passione, ma non mai di cosa che fosse contro la purità della vostra mente e del vostro cuore. Da me non troppe cose avrete imparato. ma io ho voluto ispirar me e inalzar voi sempre a questo concetto: di anteporre sempre nella vita, spogliando i vecchi abiti di una società guasta, l'esser al parere, il dovere al piacere; di mirare alto nell'arte, dico, anzi alla semplicità che all'artifizio, anzi alla grazia che alla maniera, anzi alla forza che alla pompa, anzi alla verità e alla giustizia che alla gloria.
Questo vi ho sempre ispirato e di questo non sento mancarmi la ferma conscienza (...).
29 gennaio 1986
G. Carducci, Opere. XXX. Ricordi autobiografici,
Zanichelli, Bologna 1940
Un "in bocca al lupo'' per l'imminente esame con la speranza che ognuno acceda, prima o poi, al proprio mondo possibile.
Il dirigente scolastico
dott.ssa Rossella Rizzatto
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